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Sex cam, le prostitute in video

Non c’è dubbio che il progresso tecnologico, la digitalizzazione, e le mille risorse che offre internet, hanno completamente cambiato il nostro modo di vivere, di lavorare, di divertirci, ed anche quello di fare sesso; che si sia felicemente sposati, fidanzati, single, giovani, meno giovani, uomini, donne, gay, o transex, è infatti acclarato che lo stile di vita delle persone è cambiato, e con esso anche il modo di relazionarsi, di socializzare, e di liberare le proprie fantasie sessuali. Anche le perversioni di una persona (perché tutti ne hanno almeno una) sono cambiate, ed in questo la rete ha influito non poco.

Basta mettersi in internet e navigare anche un’oretta al giorno per fare nuove amicizie, incontri, chattare, scambiarsi materiale audio, video, oppure fare sesso; si, perché esistono migliaia e migliaia di possibilità online, e gli internauti appassionati di sesso questo lo sanno bene, perché il fenomeno si è vistosamente espanso specie negli ultimi tempi, ed ormai è diventato quasi impossibile non imbattersi in una pagina web in cui ci sono prostitute che offrono i loro servizi, sia online che dal vivo.

Usa-Iran riassunto di quello che è accaduto

Nel 2015 gli Stati Uniti d’America firmarono con l’Iran, unitamente a Cina ed Unione Europea, un importante accordo che poneva grandi limitazioni per quanto concerne lo sviluppo del nucleare in Medio Oriente promettendo, in cambio, di cancellare una gran parte delle sanzioni economiche che poco a poco stavano spingendo il paese ad un progressivo isolamento paralizzandone sempre più l’economia.

Con il suo avvento, Donald Trump annunciò il ritiro americano dal patto e l’imposizione di nuove e più pesanti sanzioni; da questo momento si è registrata, ovviamente, un fortissimo aumento delle ostilità tra i due paesi, senza dubbio la più importante dopo l’assalto dell’ambasciata statunitense del lontano 1979.

Più di un anno dopo dell’insediamento di Trump, ed esattamente l’8 Luglio 2019, anche il governo iraniano inizia a venir meno agli accordi fino al punto che, alla fine del 2019, decide non solo di incrementare la produzione di Uranio, ma di far crescere anche la sua percentuale di arricchimento. Giusto alla fine del 2019 inoltre, l’esercito USA rivendicò la morte di un mediatore commerciale americano ed uccise in cambio ben 25 Hezbolàh.

Ma la classica ‘goccia che fa traboccare il vaso’ è sicuramente da identificarsi nell’assassinio da parte degli americani di Qasem Soleimani, leader militare nonché carismatico uomo di peso dell’intero regime; dopo ciò si registrano soltanto alcuni deboli attacchi iraniani a basi militari USA che però hanno sortito esclusivamente danni materiali.